Difendersi dalle truffe
Alcune utili considerazioni per mettersi al riparo da truffe e frodi
Chi in Italia ha subito una truffa si sarà certo reso conto che la legge italiana contro le truffe e gli imbrogli sembra preparata per favorirli anziché reprimerli.
Innanzi tutto il reato di emissione d’assegni a vuoto, già perseguito in forma ridicola nel passato, è stato di recente depenalizzato.
La cambiale, per come è stata concepita, si presta ai virtuosismi dei truffatori, senza dare alcuna garanzia neppure sull’identificazione di chi la sottoscrive; tant’è che i bollettini dei protesti della Camera di Commercio sono pieni di insoluti con “firma illeggibile” oppure “sconosciuto all’indirizzo”.
Per non parlare del reato di truffa, difficilmente comprovabile sia per l’astuzia tipica dei criminali che operano nel settore, sia per i mille appigli che la stessa legge offre a questi criminali, per ammantare le loro vere intenzioni.
Non ho mai conosciuto un truffatore che avesse fatto piĂą di una settimana di galera, per i reati contestatogli.
Insomma pare una vera farsa ai danni delle vittime dei truffatori. E’ pertanto molto importante prevenire il truffatore, evitando d’essere raggirati, piuttosto che sperare nella Giustizia dopo aver subito il reato.
Vediamo alcune regole da tenere presenti per evitare di cadere nelle grinfie dei truffatori:
- diffidate dagli affari troppo convenienti e dagli acconti troppo alti da versare;
- diffidate di coloro che, dovendovi una somma, non ne controllano i conteggi e non discutono il prezzo; diffidate da chi firma troppo facilmente assegni o cambiali;
- diffidate dall’ostentazione troppo sfarzosa di ricchezza; ricordate che ricco non significa onesto e tanto meno generoso;
- anche coi vostri vecchi clienti, diffidate da ordinativi di merce improvvisamente decuplicati, soprattutto se accompagnati dalla richiesta di pagamenti piĂą dilazionati;
- diffidate dalle informazioni richieste tramite banche. Se una banca ha un cliente in sofferenza, sarà portata a favorirlo nelle credenziali, affinché, aumentando il suo giro d’attività , riesca a rientrare della sua esposizione con la banca stessa;
- diffidate da amministratori di grosse società troppo vecchi d’età , senza una specifica e lunga esperienza nel settore (oltre i 65 anni d’età è molto raro che si venga carcerati ed una “testa di legno” ultra settantenne è più sicura, poiché nella consumazione della truffa non ha paura del carcere), oppure troppo giovani, se non sono “figli di papà ” o giovani prodigio (è più facile illudere un giovane su una folgorante carriera, assegnandoli cariche amministrative di sola facciata);
- diffidate da società i cui amministratori, eterni assenti, non seguono direttamente la conduzione dell’attività , ma la delegano a “responsabili” senza supervisionarli;
- anche se dal vostro cliente “sospetto” dovrete andare a far visita su appuntamento, trovate la scusa per fargli visita anche a sorpresa, specialmente all’inizio o alla fine della giornata lavorativa. Potreste scoprire un ufficio fantasma;
- non concludete mai affrettatamente alcuna transazione, che vi venga proposta con assillo o con termini di tempo categorici;
- quando vi sono grosse operazioni commerciali o importanti transazioni d’affari fate esaminare la situazione da più persone di vostra fiducia e di collaudata esperienza, ma soprattutto che siano esterni all’affare (pertanto distaccati nel loro giudizio);
- raccogliete sempre accurate informazioni su chi tratta affari con Voi ed aggiornatele periodicamente, soprattutto in vista di un nuovo affare.
Ricordate che il truffatore ha la capacità di giocare con le emozioni della gente, infatti l’illusione di concludere un affare vantaggioso, e l’emozione che ne deriva, rende particolarmente vulnerabile la vittima della truffa.
Pertanto la logica, la prudenza ed una buona dose di pessimismo sono ingredienti indispensabili ad evitare brutte sorprese.
Pubblicato in data:
28 Jul 2004
Questo articolo è di esclusiva proprietà di Investigazioni Octopus ed è coperto da copyright.
E' espressamente vietata la riproduzione e la diffusione senza preventiva
approvazione.