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Da titolare dell’agenzia investigativa internazionale Octopus penso che l’ex CEO Nissan/Renault, Carlos Ghosn, abbia fatto bene a evadere dal medioevo del sistema giudiziario giapponese.

Il sistema giudiziario giapponese fa sembrare inezie la prescrizione e gli altri problemi della Giustizia italiana.

Occupandosi del rintraccio di figli sottratti da genitori stranieri e della localizzazione di delinquenti internazionali, la mia agenzia investigativa opera spesso all’estero. Durante queste operazioni è inevitabile che le Autorità giudiziarie locali tendano ad essere ipergarantiste verso i propri connazionali, anche in presenza di mandati di cattura internazionali e ai torti evidenti dei fuggiaschi di turno. Questo atteggiamento comporta talvolta il temporaneo arresto dell’investigatore privato in missione e la sua successiva espulsione dal paese.

Quando io e i detective della mia agenzia investigativa siamo impegnati in simili operazioni, teniamo conto di tutti i rischi e studiamo attentamente anche le conseguenze giudiziarie; in genere si assume un avvocato (di grande spessore e dalla forte reputazione antigovernativa) pronto a intervenire in difesa dei “ragazzi� dell’agenzia investigativa se qualcosa va storto.

Tuttavia ci sono alcune Nazioni così arretrate giuridicamente da rendere altamente rischiosa anche l’operazione investigativa più semplice e tra questi capeggia il Giappone. Lì ti possono arrestare in base a un semplice sospetto di colpevolezza e trattenere in gattabuia per 23 giorni, che possono diventare mesi se il magistrato aggiunge altre accuse. Possono interrogarti per ore in stile carcere di Abu Ghraib senza farti incontrare neppure l’ombra di un avvocato difensore.

Nel 2015 Mark Karpeles, ex CEO di Mt. GOX fu arrestato perché sospettato di essersi appropriato indebitamente di 850.000 Bitcoin, fu trattenuto in carcere per un anno e sottoposto a un trattamento durissimo per poi veder cadere le accuse di appropriazione indebita e chiudere con una condanna per manipolazione dei dati finanziari, che suona come un modo per salvarsi la faccia da indagini approssimative e incompetenti.

Nel novembre 2018 Carlos Ghosn è stato arrestato in Giappone. Anche lui per sospetti reati finanziari e dopo un anno di calvario, il 29 dicembre 2019 l’ex capo di Nissan e Renault è fortunatamente scappato in Libano da un incubo giudiziario molto simile a quello di Karpeles. Ha fatto bene, adesso deve solo accertarsi di stare sempre nella no-extradition areas.

Pubblicato in data: 17 Jan 2020

 

 

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