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Ciascuno è il miglior detective di sé stesso.

Una vecchia massima recitava che ciascuno è il miglior medico di sé stesso e si potrebbe dire che nelle indagini familiari, specie quelle dove sono coinvolti minorenni, il parente adulto prossimo, se opportunamente guidato dal titolare dell’agenzia investigativa cui si rivolge, diventa il detective che può fare di più per aiutare la prole in difficoltà: può “interrogare� figlio o nipote attraverso semplici chiacchierate; può inserire microspie nei giocattoli del bimbo abusato; può repertare capelli o fluidi del giovane familiare per fare test anti-droga all’insaputa di quest’ultimo; può meglio intuire dov’è andato l’adolescente scappato da casa; una volta individuato dall’agenzia investigativa, può tentare il recupero del figlio sottratto senza incorrere nel reato di rapimento.

Quando un cliente si rivolge alla mia agenzia investigativa Octopus per questioni familiari che riguardano la discendenza, tendo a coinvolgerlo nelle indagini, innanzitutto per questione di costi e poi perché la sua posizione (sia in senso fisico sia in quello legale) gli conferisce una maggiore probabilità di successo in molti accertamenti.

Purtroppo non mancano casi di clienti che si rivolgono alla mia agenzia investigativa Octopus con la pretesa di vedere dissolversi tutti i loro problemi senza muovere un muscolo. A parte che questo atteggiamento comporta costi molto più elevati, anche quando non ci sono problemi di budget, rimane il fatto che il cliente trascura un aspetto fondamentale dell’indagine: un ragazzo fuggito da casa non deve essere solamente ritrovato ma bisogna anche farlo sentire di nuovo in famiglia; una volta scoperta la tossicodipendenza di un giovane, inizia il difficile percorso del suo recupero; quando si sospettano abusi, maltrattamenti o incuria ai danni dei più piccoli, non basta indagare: bisogna pensare anche alla loro incolumità.

La mia agenzia Investigazioni Octopus si occupa dal 1988 di indagini familiari e purtroppo mi sono capitati adulti che, per pigrizia, o per paura o perché troppo occupati, pretendessero di delegare a me il loro ruolo di genitori con la pecora nera della famiglia o con la prole in difficoltà. In alcuni casi mi sono ritrovato a fare da surrogato della figura paterna, tuttavia spesso sono errori che si pagano col figlio ritrovato morto di overdose dopo l’ennesima fuga, con figli sottratti e mai più recuperati (almeno per quanto riguarda l’alienazione parentale), con figli giustamente (ma traumaticamente) levati ai genitori per sospetti abusi.

Certi genitori e familiari adulti sono un po' come certi medici: magari molto abili dal punto di vista tecnico scientifico, ma incapaci d’infondere la speranza che dà al paziente la voglia di lottare per guarire.

Pubblicato in data: 25 Jul 2022

 

 

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