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Due pesi e due misure nella gestione sciatta della Giustizia

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Non ci vuole un avvocato, ma neppure un investigatore privato esperto in indagini penali difensive per capire il paradosso, per comprendere la scarsa lungimiranza e umanità dei giudici nell’affrontare due vicende di cronaca nera accadute questo agosto: il 9 agosto scorso Loretta di 84 anni ferisce a coltellate il marito mentre questi la sta malmenando e viene portata in carcere piena di lividi senza avere il tempo neppure di prendere la sua dentiera. E, invece, il 18 agosto vengono dati i domiciliari per tentato omicidio a un uomo di 76 anni che ha cercato d’investire il vicino di casa per il posto auto in un condominio di Canonica d’Adda.

Entrambi hanno un’età in cui la carcerazione andrebbe attentamente valutata; anche se so che non è affatto così da investigatore privato dell’agenzia investigativa Octopus che si occupa dal 1988 di indagini criminalistiche.

Tralasciando la barbarie di come è stata trascinata via in manette una donna di 84 anni, Loretta si stava difendendo dal marito e il rischio di reiterazione del reato è nullo, se il marito smette di picchiarla. Mentre il settantaseienne di Canonica ha tentato di uccidere per futili motivi (se il capo d’imputazione non è un espediente delle autorità per pararsi le spalle, vista la brutta figura appena fatta in aprile con la sparatoria in via Brasside a Treviglio dove ha perso la vita un uomo).
Inoltre, la reiterazione del reato diventa quasi una certezza, se vengono affibbiati i domiciliari a un potenziale assassino che abita accanto alla sua vittima. Cosa pensate che possa succedere quando al settantaseienne verranno comunicati i capi d’imputazione nella sua casa-carcere, dopo che si sarà macerato nell’odio per il vicino, magari visto passare ripetutamente libero davanti alle sue finestre?

Gli investigatori privati dell’agenzia investigativa Octopus, che si occupano di violenza di genere, hanno a che fare spesso con queste forme di sciatteria giudiziaria: si danno i domiciliari a criminali che hanno abusato della vicina di casa o si permette a un familiare violento di tornare in famiglia. Oppure, peggio ancora, non si provvede a mettere in sicurezza e ridare un po' di serenità alle vittime.

Pubblicato in data: 19 Aug 2022

 

 

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