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Suggerimenti e considerazioni antipedofili

Queste poche righe vogliono suggerire per sommi capi il comportamento da adottare al fine di meglio esercitare la tutela dei minorenni.

La prevenzione antipedofili tesa a preservare i propri figli o più in generale i propri giovani familiari da brutte esperienze si può esercitare a diversi livelli e in diversi modi da parte dell’adulto.
Essa tocca risvolti psicologici e riguarda argomenti socio-familiari, che sono già ben affrontati da esperti.

Queste poche righe vogliono suggerire per sommi capi il comportamento da adottare al fine di meglio esercitare la tutela dei minorenni.

Riassumiamo dunque quali possono essere i “tipi di pedofili� in circolazione e le precauzioni preventive da adottare.
Esistono i pedofili che hanno fantasie erotiche e le esprimono esclusivamente con bambini o giovani adolescenti (i così detti “preferenziali�). Questi sono in realtà i meno insidiosi poiché più facilmente individuabili, essi presentano delle caratteristiche comportamentali e sociali abbastanza riconoscibili:
- in genere non sono sposati, vivono soli o convivono coi genitori o con i nonni;
- hanno serie difficoltà a rapportarsi con partners coetanei;
- anche se sposati, hanno contratto un matrimonio ‘di copertura’ con un partner che rappresenta più che altro una figura genitoriale.

Tra questi ci possono essere quelli che hanno un approccio maniacale col fanciullo, quelli che sanno “corteggiare� con gentilezza ed abilità le proprie vittime e quelli infine che rapiscono il piccolo, per poi abusarne. Spesso il rapimento della piccola vittima è conseguenza di un precedente contatto sia esso gentile o brusco.

La difesa da questo genere di pedofili avviene attraverso:
- costante vigilanza sul giovane;
- informarsi sul conto di chiunque abbia a che fare col giovane (baby-sitter, amici, educatori, allenatori, ecc…);
- sorvegliare il comportamento degli adulti che si rapportano col giovane;
- fornire il giovane di un apparato di localizzazione (inserendolo ad esempio nell’orsacchiotto preferito dal bimbo) e, appena più grandicello, dotarlo di telefono cellulare od altri mezzi passivi e attivi di difesa;
- non appena in grado di capire, spiegare al giovane la pericolosità di certi soggetti e educarlo ad una saggia diffidenza;
- mantenere col giovane un rapporto di confidenza tale da condividerne i pensieri ed evitare che si chiuda in se stesso.

Esistono poi pedofili occasionali (i così detti “situazionali�), che non hanno preferenza sessuale solo per bambini o giovani adolescenti, ma trovandosi in situazioni favorevoli, spinti da particolari impulsi, approfittano della giovane vittima.

Questi sono in realtà ancor più pericolosi ed insidiosi dei “preferenziali�, poiché meno individuabili. Si tratta di persone socialmente ben inserite, con una vita sentimentale e sessuale normale, spesso molto simpatici e comunicativi, in alcuni casi si tratta di soggetti affetti da ritardo mentale o demenza senile, ma ugualmente ben inserite, che sino all’abuso non hanno mai dato segni di pericolosità.

Le precauzioni in questo caso sono le stesse sopraelencate con maggior riguardo al rapporto confidenziale tra genitori e figli, quando questi sono più grandicelli e alla vigilanza discreta e costante sul giovane ancora infante.

Per fare un esempio di vigilanza discreta e costante: tre figli, due bambini di 3 e 6 anni ed una bambina di 9 anni, di una famiglia erano affidati in certi orari della giornata e della sera ad una giovane baby-sitter. La ragazza poco più che ventenne aveva un fidanzato ventiquattrenne, studente, perfettamente inserito e considerato un ottimo ragazzo, che spesso le faceva visita sul lavoro.
Inevitabilmente frequentava anche i tre bambini, a custodia dei quali spesso era lasciato, in buona fede, dalla sua fidanzata, che correva ad acquistare una merendina reclamata dai piccoli, o scendeva in cantina e prendere una bottiglia d’acqua.
Il ventiquattrenne iniziò un pericoloso gioco di corteggiamento con la bambina di nove anni. Fortunatamente i genitori avevano attivato un sistema di videoregistrazione con microtelecamere all’interno dell’abitazione, per monitorare e prevenire eventuali pericoli a danno della prole.
Il comportamento irresponsabile del fidanzato della baby-sitter fu individuato in tempo ed entrambi furono allontanati dai tre fratellini.

Infine è importante tenere presente che:
- la maggior parte degli abusi sessuali ad opera di pedofili avvengono tra familiari e conoscenti;
- è importante non illudersi che un estraneo, adulto, seppur di specchiata moralità, assistendo alle insidie cui un vostro piccolo è fatto oggetto, sia sempre disposto ad intervenire in difesa di quest’ultimo. Spesso si preferisce voltare la faccia dall’altra parte e fingere che nulla sia accaduto;
- spesso il reato in questione è talmente assurdo e commesso da persone di riconosciuta moralità, da essere costoro, non solo difficilmente individuabili in fase preventiva, ma anche difficilmente incriminabili a causa di una reazione difensiva scomposta da parte del familiare della giovane vittima.
È importante rivolgersi immediatamente ad uffici di polizia specializzati in questi reati, sottoporre la giovane vittima a test condotti da psicologi esperti, qualora un proprio giovane congiunto sia stato malauguratamente fatto oggetto d’attenzione da parte di un pedofilo.

Pubblicato in data: 28 Jul 2004

 

 

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