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Come prevenire le truffe ai danni di persone sole o di anziani

Con l’avvento dell’Euro sono più che mai d’attualità le truffe consumate ai danni delle persone sole e soprattutto anziane.

La nuova moneta unica fornisce infatti un altro pretesto, per avvicinare la vittima debole e raggirarla.

Le scuse con le quali la vittima viene avvicinata sono molto varie e spesso fantasiose, tuttavia principalmente si tratta:

- arrivano a casa dei finti funzionari di banche che sono stati preposti a cambiare i soldi ai cittadini;
- finti poliziotti devono verificare se i soldi che abbiamo in casa sono veri o falsi;
- i truffatori ci comunicano d’aver vinto una grossa somma di denaro, oppure d’aver ricevuto un’immensa eredità, tuttavia per accedervi dobbiamo dare delle garanzie;
- falsi funzionari delle poste, del comune, dell’AEM, dell’Azienda del GAS, ecc… si propongono coi motivi più diversi, per stabilire un contatto con la vittima.

Vediamo quindi, schematicamente, come viene impostato questo tipo di truffa e quali provvedimenti preventivi e comportamenti adottare, per evitarla.

Il truffatore si presenta bene ed è ben vestito, molto distinto, gentile; l’abito non fa il monaco, l’apparenza inganna.

Il truffatore tenta l’approccio spacciandosi per una figura istituzionale o un personaggio di prestigio, per incutere fiducia e deferenza nella vittima; ma si tratta di figure istituzionali o di personaggi che mai andrebbero in casa di un cittadino o lo fermerebbero per strada, per richiederne la collaborazione (piuttosto convocherebbero l’interessato presso il Ministero, la Banca, l’Ufficio Comunale o Regionale, ecc…).

Il truffatore chiede di concludere subito l’operazione proposta, poiché sa che il tempo gioca a suo sfavore (la vittima potrebbe ragionare meglio o consultarsi con qualcuno, avendo tempo per pensare); una regola d’oro negli affari e di prendere tanto più tempo, quanto più il vostro interlocutore vi chiede di concludere l’operazione proposta.

Qualche volta il truffatore pratica sulla sua vittima una qualche forma di ipnosi, non appena ha stabilito un contatto personale. In questo modo riesce a svaligiare indisturbato l’abitazione oppure a ordinare alla propria vittima di andare in banca a prelevare.

Pertanto:
- se venite fermati per strada, con una scusa poco chiara, interrompere bruscamente il contatto, non permettete di farvi abbracciare o toccare (ad esempio: -“signora si aggrappi a me, che l’aiuto ad attraversare”), poiché spesso il contatto fisico fa parte di tecniche ipnotiche;
- osservate bene i vostri interlocutori, rilevare il numero di targa dell’auto sulla quale eventualmente viaggiano;
- se possibile coinvolgete nella conversazione altre persone, chiamate o recatevi da un familiare o da un amico, che possa avere maggiore controllo sulla situazione;
- se l’interlocutore vi propone una storia e si spaccia per un funzionario o un amico di vostri familiari, verificate subito, prima di proseguire nella conversazione;
- non aprire la porta a nessuno sconosciuto, soprattutto se siete soli in casa;
- fatevi eventualmente spiegare il motivo della visita al citofono o per telefono ed al primo sospetto chiamare la Polizia;
- non temete mai d’essere scortesi o di mostrarvi troppo diffidenti;
- non tenete in casa mai grosse somme di denaro o valori;
- subordinate il prelievo di grosse somme dalla propria banca alla firma congiunta con almeno un altro familiare (la banca dovrebbe comunque vigilare su prelievi anomali, ma spesso questi sfuggono al controllo, si è potuto ipotizzare che in qualche caso il truffatore avesse trattato con l’ipnosi anche il cassiere, oppure che questi fosse complice).

Quando invece la truffa è avvenuta è importante intervenire tempestivamente:
- conservate la scena ove si è consumata la truffa al fine di rilevare eventuali impronte digitali ed altri reperti intatti;
- ricostruite l’operazione truffaldina nei minimi dettagli;
- disegnate un identikit e guardate le foto segnaletiche presso la Polizia, cercando di ricordare e fissare ogni minimo elemento che caratterizzi i truffatori;
- rivedete i percorsi effettuati e reperire rapidamente testimoni e eventuali videoregistrazioni (ad esempio in banca o nei suoi pressi il truffatore può essere stato filmato dalle telecamere di sicurezza).

Infine un anziano che vive solo, seppur allettante vittima di un raggiro come questi sopra descritti, diventa molto più difficile e pericoloso da avvicinare, per il truffatore, se la sua casa viene regolarmente frequentata da familiari, se convive con un cane e se presso il suo alloggio ha fatto montare delle telecamere di sicurezza.

Pubblicato in data: 28 Jul 2004

 

 

 


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