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Fujifilm S3 PRO IRUV: impressioni d\'uso







Sul mercato U.S.A. è stata recentemente immessa una variante della Fujifilm FinePix S3 PRO, che rileva sia gli infrarossi (da 700nm a 1000nm) che gli ultravioletti (dai 350nm ai 400nm).

L’apparecchio è stato costruito soprattutto per impieghi di Polizia Scientifica o Medicina Legale, infatti cogliendo immagini oltre lo spettro visibile, cioè al di sotto dei 400nm e al di sopra dei 700nm, permettere di rilevare particolari del tutto invisibili all’occhio umano o meglio evidenziare quelli appena visibili.

La sensibilità all’infrarosso rende inoltre la fotocamera molto utile per scattare in condizioni difficili di luce, situazione molto frequente durante appostamenti e pedinamenti.

Sono anni che mi cimento nella difficile arte di fotografare al buio in modo discreto e di catturare l’invisibile in filmati o fotografie: ho iniziato i miei primi scatti con pellicola e flash all’infrarosso, poi mi sono avvalso d’intensificatori di luce di I^ e II^ generazione, quindi ho sfruttato le doti rivoluzionarie delle telecamere con funzioni notturne, infine mi sono sbizzarrito nell’abbinamento del digitale con i visori notturni.

Quando ho visto la Fujifilm FinePix S3 PRO IRUV non ho potuto fare a meno di averla. L’ho acquistarla in internet dagli Stati Uniti al costo di 1.850 euro compreso di tasse d’importazione. Per il momento ho utilizzato la fotocamera durante un pedinamento, abbinata ad un illuminatore infrarossi: è semplicemente fantastica! L’ho usata anche per scattare delle foto aeree di un frutteto, evitando che un mio cliente acquistasse un podere col 50% delle piante già morte.

Nel frattempo ho ordinato altri filtri speciali, flash e manuali per poterla sfruttare meglio in tutti i campi investigativi. Ritengo che sia un apparecchio rivoluzionario soprattutto per opera come tecnico di Polizia Scientifica, ma può essere anche utilizzata per realizzare foto artistiche, particolarmente originali.

Pubblicato in data: 10 Dec 2008

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