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Autodifesa per le donne

In quest’appuntamento parliamo dell’autodifesa delle donne con un esperto, il Maestro Angelo AIROLDI, 5° Dan di Karaté e Renshi di Goshindo, insegnante di karaté e consulente di sicurezza.

Maestro Airoldi, cosa consiglierebbe ad una donna che voglia sentirsi piĂą sicura da aggressioni?

E’ fondamentale evitare a priori di mettersi nei pericoli con le proprie mani.
E ciò significa:
- se vi muovete da sole evitate di indossare abiti succinti che vi rendano troppo appariscenti agli occhi di un maniaco o che vi rendano troppo impacciate nei movimenti, come tacchi troppo alti e gonne strette;
- durante i vostri spostamenti mostratevi ben determinate e sicure di voi stesse, camminate con passo deciso, non abbiate paura di guardarvi attorno con attenzione e di “squadrare” bene chi vi si avvicina, non illudetevi di scoraggiare un eventuale aggressore ignorandolo, semmai è vero il contrario;
- se uno sconosciuto vi avvicina, non abbiate paura di mostrarvi scontrose o scortesi e fidatevi delle vostre sensazioni istintive;
- quando vi muovete in auto chiudetevi sempre dentro col fermo di sicurezza, d’estate preferite l’aria condizionata ai finestrini abbassati;
- non prendente mai ascensori insieme a sconosciuti, posteggiate la vostra auto sempre in zone ben illuminate e vicine al punto dove dovete entrare, meglio se in zone affollate;
- d’altra parte non illudetevi di trovare nella gente un aiuto pronto ed efficace, non sono rari i casi di violenza consumata in posti pieni di gente;
- non vi vergognate di chiedere ad un vostro amico, con cui siete uscite, di accompagnarvi sino al pianerottolo di casa, è lui che dovrebbe vergognarsi di non averci pensato da solo;
- quando girate sole portate sempre con voi un telefono cellulare acceso, con la batteria carica ed a portata di mano, per chiedere aiuto;
- anche le chiavi della vostra vettura e dell’abitazione devono essere sempre a portata di mano, non vi dovreste mai trovare nella situazione di cercare le chiavi in borsa sole davanti al portone di casa;
- se avete il porto d’armi ricordate che è preferibile portare la pistola, per difesa personale, addosso anziché tenerla in borsetta e così pure per lo spray anti-aggressione;
- tenete sempre la borsetta ben chiusa, aderente al vostro corpo, sottobraccio e dalla parte contraria a dove scorre il traffico o da dove potrebbe arrivare uno scippatore;
- non tenete la borsetta troppo legata a voi, per evitare che durante uno scippo veniate trascinate per metri senza riuscire a divincolarvi;
- non portate mai grosse somme di denaro con voi, ma anche se doveste essere costrette ad avere molti soldi con voi, preparate un “portafogli per le rapine”, con una somma sufficiente a dare la sensazione all’eventuale rapinatore di aver portato a segno un buon colpo (ciò lo lascerà soddisfatto e ve lo farà allontanare rapidamente senza rischio di ritorsioni);
- se qualcuno vi ferma per strada e vi chiede un informazione o vi rivolge la parola, mantenetevi a distanza di sicurezza, anche se parla troppo a bassa voce e non intendete bene quello che dice, evitate qualsiasi contatto fisico (come ad esempio una stretta di mano) se non è pienamente giustificato;
- quando siete in casa chiudetevi sempre dentro, bloccando le serrature in modo che, anche avendo la chiave, non sia possibile aprire dall’esterno, oppure inserite l’apposito blocco di sicurezza;
- anche in casa, d’estate, è preferibile l’aria condizionata alle finestre aperte, oppure fate montare inferiate alle finestre;
- in casa non aprite a nessuno, neppure ad agenti di polizia, se non siete sicure della loro identitĂ  e delle loro intenzioni;
- anche nella propria abitazione è utile valutare il rischio di attirare le attenzioni di un maniaco: evitate di girare nude per casa se è troppo facile vedervi dall’esterno, montate delle tendine alle finestre, non uscite a gettare via la spazzatura o a ricevere un pacco in babydoll.

E quale comportamento consiglia in caso di aggressione?

- cercare sempre la via di fuga, se necessario improvvisando un diversivo (ad esempio: fingendo un attacco di epilessia);
- se siete costrette a colpire fatelo con decisione, utilizzando tutta la vostra forza e colpendo i punti piĂą deboli, se non siete in grado di scappare colpite sino a quando siete sicure di aver neutralizzato definitivamente il vostro aggressore, se invece potete fuggire, approfittate della sua temporanea inabilitĂ ;
- nel caso di aggressione per violenza sessuale può risultare utile fingere un certo interesse per il vostro aggressore ed accordarvi con lui per una “prestazione” che vi dia modo di colpirlo più duramente a sorpresa;
- nel chiedere aiuto, gridate “al fuoco”, o utilizzate un altro argomento che non sia la vostra aggressione, ricordandovi che normalmente la gente è paurosa, non rischia di accorrere a salvare una fanciulla, dovendo affrontare un energumeno;
- utilizzate tutte le armi improprie che potete: borsetta, ombrello, scarpe, pettine, spazzola, forbicine, limetta per le unghie. Ma ricordate che in Italia l’eccesso di difesa è tenuto in grande considerazione, forse troppa, a mio avviso.

Esistono dei corsi di autodifesa o di arti marziali in generale, che rendano una donna veramente capace di difendere se stessa?

Qualsiasi esperienza maturata durante un corso di difesa personale può essere utile in situazioni di pericolo, ma non illudiamoci di essere diventati invincibili.
Non esiste nulla di sicuro, di assoluto in questo campo, dipende da come ciascuna donna si avvicina ad una determinata disciplina, dalle sue caratteristiche psico-fisiche.
Certamente un corso di arti marziali o di autodifesa non può che migliorare le personali capacità di combattere, direi che spesso è più importante il miglioramento che si può ottenere sull’atteggiamento mentale che sulle capacità fisiche.

Nell’avvicinarsi a qualunque corso è importante tenere presente:
- i combattimenti che si tengono in palestra sono ben diversi dagli scontri che possono capitare per strada;
- durante la propria autodifesa utilizzare le parti del nostro corpo che abbiamo piĂą forti ed allenate con colpi semplici, rapidi e potenti;
- le mani delicate di una donna non riusciranno mai a colpire efficacemente. Utilizzate un oggetto contundente, per aiutarvi a colpire (se non avete mani allenate durante anni di esercizio);
- io consiglio di utilizzare, come diversivo, lo spray anti-aggressione, che, se il suo contenuto è a base di peperoncino, ormai è legale anche in Italia;
- la donna generalmente è meno pesante e muscolosa dell’uomo, deve pertanto basare l’efficacia della propria difesa sulla rapidità, sul fatto di conoscere e colpire i punti più deboli dell’avversario, evitando il combattimento corpo-a-corpo.

A proposito dei colpi da portare a segno “semplici, rapidi e potenti” è utile conoscere un po’ di anatomia umana, per colpire nei punti più deboli?

Non è necessario arrivare alla conoscenza dell’anatomia umana, basta sapere alcune semplici cose sia per difendersi dei colpi dell’avversario, sia per colpirlo:
- un colpo inferto anche di striscio nella regione occipitale può indurre cecità temporanea o permanente. E’ una zona che deve essere colpita solo in casi di grave necessità autodifensiva, ma di sicuro effetto;
- colpire le tempie procura, senza troppo sforzo, stordimento o la perdita dei sensi;
- la zona della bocca e del naso è delicata a causa delle cartilagini e della rete vascolare, se colpita provoca una copiosa perdita di sangue, dolore acuto e stordimento;
- così pure le sopraciglia, se colpite e spaccate, procurano copiosa perdita di sangue, tuttavia non creano danni gravi o invalidanti;
- colpendo con violenza il mento si può provocare stordimento e perdita di conoscenza;
- la nuca è piuttosto delicata e, se colpita, procura svenimento;
- la gola colpita con violenza procura soffocamento o anche la frattura della trachea;
- il plesso solare (la bocca dello stomaco) è un punto in genere scarsamente muscoloso, colpito con violenza procura un forte dolore con conati di vomito;
- le costole fluttuanti colpite col gomito, con la punta delle dita (solo se abbiamo la mano bene allenata) o con un oggetto contundente provocano un dolore acuto, se il colpo viene inferto con violenza esse si potrebbero fratturare e provocare delle lesioni ai polmoni;
- un colpo al fegato provoca un dolore acuto, inibendo i movimenti;
- i genitali maschili sono il bersaglio ideale in situazioni di autodifesa, con poco sforzo l’aggressore viene invalidato;
- le cosce, per la loro posizione, possono essere facilmente colpite e procurano un forte dolore, con effetto paralizzante;
- per spezzare un ginocchio è sufficiente una pressione di 8 chilogrammi e il punto è facilmente raggiungibile anche su un gigante.

In sintesi ad una donna, che non abbia particolare esperienza d’arti marziali e che si trovi costretta a difendersi, consiglio di colpire le ginocchia, i genitali, la gola, il naso dell’aggressore, poiché sono i punti più facili da raggiungere, di grande effetto anche senza avere molta forza muscolare.
Essi poi non sono letali da provocare facilmente lesioni gravi permanenti o la morte dell’aggressore e porre la vittima nella fastidiosa posizione d’imputata per eccesso di difesa.

Esistono dei siti in internet o delle associazioni, cui rivolgersi per chiedere consiglio ed aiuto?
Consiglio di visitare il sito: www.psdm.it.
Oppure di leggere il libro “Il Dono Della Paura” di Gavin De Becker.

Pubblicato in data: 26 Jul 2004

 

 

 


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