Il diritto internazionale passa attraverso i muscoli della Nazione che lo interpreta.
L’agenzia investigativa Octopus si occupa dal 1988 di casi internazionali incagliati tra ipocriti interessi economici e diplomazia opportunista.
Il sequestro e l’interrogatorio sotto tortura dello studente Patrick Zaky sono strettamente collegati al barbaro assassinio del nostro connazionale Giulio Regeni.
È la seconda volta che l’Egitto attraverso i suoi rappresentati si comporta male con l’Italia e con tutti gli Italiani. Ciò nonostante sembra che i nostri governanti non arrivino a capire che, dopo queste due turpi crimini senza conseguenze per gli assassini, gli egiziani o chi per loro crederanno di essere intoccabili e non si fermeranno quando gli capiterà a tiro un altro nostro connazionale.
Qualcuno potrebbe pensare a sanzioni di tipo economico, ma dirigo da più di trent’anni un’agenzia investigativa che si occupa di casi internazionali e so quanto gli affari zittiscano incredibilmente qualsiasi questione di Giustizia internazionale.
Quindi (da modesto titolare dell’agenzia investigativa Octopus, chiamata a risolvere questioni molto minori ma ugualmente ignorate dalle Autorità per quieto vivere diplomatico) mi domando: non sarebbe il caso di dimostrare il nostro disappunto? Visto che abbiamo i Servizi Segreti meno organizzati ma anche più creativi al mondo e che i nostri Incursori non hanno nulla da invidiare a nessuno.
La mia agenzia investigativa internazionale si occupa da trent’anni di indagini all’estero, rintracciando latitanti espatriati, per conto delle loro vittime che li vorrebbero in galera, o recuperando figli sottratti da genitori stranieri. Questo genere di incarichi mi ha insegnato che il diritto internazionale passa attraverso i muscoli della Nazione che lo interpreta. Non conta nulla l’aver sottoscritto patti di reciprocità o accordi internazionali; c’è sempre un giudice o un politico del Paese interessato che decide di far carriera sul tuo caso, difendendo un criminale solamente perché connazionale.
Anni fa il magistrato di una nazione straniera, pur di ottenere consenso popolare e in barba a ordini di cattura internazionali, tenne in “ostaggio giudiziario†i figli di un cliente della mia agenzia investigativa rapiti dalla madre. Dovetti organizzare la loro esfiltrazione in barba alle leggi locali, tanto è un Paese dove non andrei mai a trascorrere le vacanze e poi ancora adesso non hanno capito cosa sia esattamente successo. Il ricorso alla agenzia investigativa Octopus permette di agire nella maniera più discreta possibile e di ottenere giustizia nonostante equilibri diplomatici ed esigenze commerciali considerate superiori.
Mi chiedo perché difronte a questioni ben più gravi, come l’assassinio di un nostro connazionale, l’Egitto non abbia ancora pagato caramente, innanzitutto con la verità sul caso e poi con una qualche condanna (magari eseguita sul posto da un cecchino dei nostri specialisti militari, se proprio non ci sono alternative di Diritto Internazionale).
Pubblicato in data:
16 Feb 2020
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