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L’Europa non esiste, ma costa.

Continuiamo a prendercela con l’Europa. I nostri politici la usano persino come alibi alla loro mediocrità. Ma l’Europa non è una nazione, non possiamo aspettarci solidarietà da popoli estranei coi quali ci siamo massacrati per secoli.

Qualche anno fa la mia agenzia investigativa ricevette l’incarico di recuperare una moto rubata ed “esportata� in Ucraina. Una volta recuperata la moto, la parte più difficile fu riportarla in Europa: pur essendomi dotato di mezzo chilo di “scartoffie europee� ebbi meno difficoltà alla frontiera ucraina che a quella ungherese. Eppure l’Ungheria è uno stato membro dell’Unione Europea.
A proposito di Ungheria: Viktor Orbán ha approfittato della pandemia di coronavirus per auto-conferirsi pieni poteri. E il suo primo provvedimento è stato quello di annullare i diritti dei transgender (che evidentemente per lui sono un chiodo fisso); l’Europa si è moderatamente indignata, ma se una cosa così l’avesse fatta un qualsiasi governatore degli Stati Uniti d’America, cui l’Europa dovrebbe ispirarsi, gli avrebbero mandato l’F.B.I. a prenderlo a calci nel sedere. Dimenticavo che l’esercito europeo e la polizia europea di fatto non esistono ancora.

Poco dopo l’introduzione della valuta unica con gli euro, una coppia disperata si rivolse alla mia agenzia investigativa per rintracciare la loro figlia ventenne tossicomane, che era finita nelle grinfie di una banda di criminali albanesi.
La ragazza veniva fatta prostituire in Germania e dopo qualche tentativo di far intervenire la polizia locale dovetti arrangiarmi da solo; non perché le Autorità locali fossero corrotte, anzi… sono tedeschi! Tuttavia quando parli con un poliziotto tedesco ti rendi conto di quanto siano ingiuste le barzellette sui nostri Carabinieri italiani. Ebbene: nonostante tutto, il rimpatrio in Italia dalla Germania della sciagurata giovane donna fu la cosa più complicata di tutta l’operazione dell’agenzie investigativa, perché italiano = mafia. A proposito di questo pregiudizio: perché ci siamo tanto scandalizzati dell’articolo su Die Welt dove si esorta la UE a controllare gli aiuti agli italiani per via della mafia? Non è forse vero che il nostro crimine organizzato, spesso con la complicità dei delinquenti che ci ritroviamo al Governo, negli ultimi decenni ha scatenato l’assalto ai fondi europei di qualsiasi natura?
D’altra parte ci offendiamo se ci chiamano mafiosi, ma ditemi se sia meglio appartenere al popolo italiano con la sua quota di criminali (come in tutte le comunità) o al popolo tedesco che come un gregge di pecore (e gli ovini mi perdonino il paragone) ha servito in massa il terzo reich ostinatamente sino alla disfatta finale. Ops… vedete com’è facile cadere nei luoghi comuni, non sentendosi parte di un unico popolo?

Quanto all’economia europea è stato chiaro sin da principio persino per un semplice titolare di agenzia investigativa come me che fosse più un vantaggio per gli investitori istituzionali e per i grossi speculatori internazionali piuttosto che per l’Europa stessa. L’America del Nord, che dovrebbe ispirarci, supporta e sopporta i suoi Stati depressi come ad esempio la Florida, dove le tasse governative centrali sono azzerate e gli aiuti abbondano. Noi italiani sosteniamo il nostro sud a dispetto di pericolose teorie secessioniste. Se gli Stati forti della UE vogliono identificarsi seriamente in un’unica nazione, prima o poi dovranno sostenere quelli più deboli, altrimenti all’Italia conviene uscire dall’Europa prima che qualche nostro politico ci svenda al miglior offerente.

Pubblicato in data: 11 Apr 2020

 

 

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