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La riduzione della pena ai fratelli Bianchi, assassini di Willy.

L’ergastolo comminato ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi è stato ridotto a ventiquattro anni di carcere e rischia un’ulteriore riduzione in Cassazione.
Da investigatore privato penalista e titolare dell’agenzia investigativa Octopus di Cassano d’Adda penso che le colpe dei fratelli Bianchi non si limitino al mortale pestaggio di Willy Monteiro Duarte avvenuto in una giornata di settembre del 2020 a Colleferro. I fratelli Bianchi non erano semplici bulli di quartiere coinvolti in una rissa finita male, ma due pericolosi delinquenti che, trascinando altri sbandati nelle loro prodezze, terrorizzavano chiunque incontrassero, giusto per sadismo e per sentirsi forti. Forse questo non è stato sufficientemente documentato dall’investigatore privato penalista della Parte Civile oppure è stato poco considerato dai magistrati.
Penso soprattutto si tratti di quest’ultima eventualità, perché in casi simili, trattati in passato dalla mia agenzia Investigazioni Octopus di Milano, l’avvocato di Parte Civile era per lo più inascoltato da magistrati interessati solamente a chiudere rapidamente il Processo.

Quando sono stati accusati dell’assassinio del povero Willy i fratelli Bianchi hanno tentato di delegittimare i testimoni e far passare l’omicidio come preterintenzionale, ma loro si allenavano costantemente da anni per essere più letali possibile.
Per compensare qualche forma di insicurezza, esercitavano abitualmente il sopruso e la prevaricazione. Quando l’assassinio di Willy era appena avvenuto, ricordo di aver letto che numerosi testimoni riferirono d’aver subìto per anni le angherie dei fratelli Bianchi.

In questo caso non stiamo parlando di una rissa finita male. Anche perché, considerato il numero e la corporatura e l’età degli aggressori di Willy, è stato un po' come accanirsi armati contro un giovane disarmato.

Purtroppo, nella mia esperienza di investigatore privato penalista e titolare dell’agenzia investigativa Octopus, molti magistrati applicano le leggi come fossero formule matematiche, ma dietro a quei numeri ci sono persone che soffrono e altre che possono tornare a delinquere. Ridurre la pena dei Bianchi dall’ergastolo a 24 anni significa che molto probabilmente, tra ricorsi e riduzioni per buona condotta, se la caveranno con una decina d’anni. Non è giusto.

Ricordo d’aver visto in televisione le dichiarazioni dei fratelli Bianchi davanti ai giudici durante il processo: sembravano più lezioni di arti marziali tenute da narcisisti patologici che contrite descrizioni di come fossero andate le cose. Non si scorgeva negli assassini nessun pentimento. Nella mia carriera di investigatore privato penalista e durante i casi criminali trattati dalla mia agenzia investigativa Octopus, raramente mi è capitato d’incontrare assassini così scarsamente empatici e così tanto preoccupati solo di sé stessi.

Non ci resta che sperare nella capacità riabilitativa del carcere, altrimenti tra pochi anni ritroveremo i fratelli Bianchi in circolazione più cattivi e prepotenti di prima.

Pubblicato in data: 15 Jul 2023

 

 

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